Fondazione

La Fondazione

La Fondazione don Guanella prosegue con responsabilità e passione l’opera educativa, quasi centenaria, avviata nel tempo dall’Istituto Canisio di Riva San Vitale.

Il nostro impegno è dedicato alla crescita e al benessere delle persone con disabilità, fragilità sociale o psicologica. Crediamo che «nessuna persona debba essere lasciata indietro nel cammino della vita

Da noi trovi:

  • Accoglienza abitativa.
  • Accompagnamento scolastico e professionale.
  • Percorsi socioterapeutici personalizzati.

Il nostro approccio educativo, didattico, formativo si basa su un percorso individualizzato, che privilegia le esperienze pratiche e l’approccio laboratoriale. Per questo motivo, i gruppi sono formati sulla base delle necessità e delle abilità di ciascuno.

Alle famiglie che si rivolgono a noi proponiamo sostegno e un ambiente aperto al dialogo e alla condivisione

La Fondazione don Guanella è un’organizzazione senza scopo di lucro che opera nel Canton Ticino per promuovere e sostenere iniziative educative, sociali e caritative.

Ispirata ai valori della Congregazione dei Servi della Carità, fondata da San Luigi Guanella e riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa Cattolica il 10 luglio 1928, ha come missione il sostegno e la cura delle persone più fragili.

 

Il nostro impegno:

Gestiamo i nostri servizi con dedizione, seguendo lo spirito del progetto educativo guanelliano e rispettando le normative federali e cantonali. Il nostro obiettivo è offrire cura e protezione a tutte le persone, senza alcuna discriminazione fondata sul genere, l’età, l’orientamento sessuale, l’etnia o la religione.

Perché lo facciamo?

Perché crediamo in una società accogliente e solidale, dove ognuno ha il diritto di essere ascoltato, rispettato e sostenuto.

La nostra Storia

L’Istituto Canisio (1926-1965)

Nel 1926, monsignor Aurelio Bacciarini, vescovo di Lugano, acquistò, grazie a un cospicuo lascito del prevosto don Guglielmo Buetti di Muralto, la proprietà dell’ex collegio Baragiola di Riva San Vitale. Così nacque l’Istituto Canisio, dedicato a San Pietro Canisio, gesuita ed educatore olandese morto a Friborgo nel 1597.

L’Istituto aprì le sue porte il 4 novembre 1926 e nei primi quarant’anni di attività ospitò ragazzi con difficoltà scolastiche e comportamentali, supportandoli nell’inserimento nella vita sociale attraverso l’istruzione scolastica, la pratica del laboratorio e un’educazione a vocazione familiare.

Successivamente, il vescovo Bacciarini cedette la proprietà e la gestione dell’istituto ai sacerdoti dell’Opera don Guanella, congregazione di cui lo stesso vescovo aveva fatto parte prima di essere chiamato a dirigere la diocesi ticinese.

La scuola speciale (1965-1985)

A partire dal 1965, l’Istituto Canisio cambia la sua missione diventando Scuola Speciale, riconosciuta a livello federale e cantonale. In seguito a questa evoluzione, nell’anno precedente viene costituita la Fondazione Istituto San Pietro Canisio Opera don Guanella.

Per rispondere alle nuove esigenze, si è reso necessario anche un ampliamento delle strutture. Il 6 giugno 1974 viene inaugurato il nuovo complesso, che, con la dislocazione in vari padiglioni, restituisce l’atmosfera di un piccolo villaggio. All’interno di questo villaggio troviamo ancora oggi:

  • Le strutture abitative
  • Le aule
  • I laboratori
  • Gli impianti sportivi
  • Gli uffici
  • Un ampio parco
  • Il teatro

 

Nel contesto della Scuola Speciale, nel settembre 1978, viene inaugurato il settore della Preformazione Professionale, destinato a ragazzi e ragazze tra i 15 e i 18 anni “esonerati dall’obbligo scolastico”.

Pochi anni più tardi, nell’autunno del 1985, viene istituito il settore Adulti.

Appartamenti protetti e comunità socioterapeutiche (1993-2018)

Dal 1993 al 1995, l’Istituto ha vissuto una trasformazione significativa, con una ristrutturazione che ha permesso di migliorare notevolmente la qualità dei servizi offerti.

Nel 2003 a Mendrisio nasce il Foyer “Il Ciliegio”, la prima Unità Esterna: un passo importante verso un’accoglienza sempre più personalizzata.

Con il 2007 si inaugura il primo appartamento protetto, offrendo maggiore autonomia e supporto ai suoi ospiti.

Nel 2008 le Unità Esterne si trasferiscono a Coldrerio e, nel dicembre 2012, si aggiungono tre nuovi appartamenti protetti che si ampliano nel tempo. 

Con il 2010 nasce il laboratorio di Giardinaggio con sede a Riva San Vitale.

Nel dicembre 2021 il Foyer si trasferisce a Mendrisio.

A maggio 2013, nella storica sede di Riva San Vitale, prende il via la Comunità socioterapeutica Arco, dedicata agli adolescenti.

Dall’esperienza di Arco nel 2021 nasce Archetto, una comunità psicoeducativa pensata per un’utenza più giovane (8-14 anni), mantenendo gli stessi principi e obiettivi.

La Fondazione don Guanella, dal 2024

Un cammino fatto di innovazione, accoglienza e crescita, per rispondere meglio alle esigenze di chi ha bisogno di supporto.

L’ampliamento dell’offerta di servizi e la crescente presenza sul territorio ha portato alla decisione, nel corso del 2024, di cambiare la denominazione a questa realtà complessa e strutturata, in Fondazione don Guanella. Questo cambiamento mira a rappresentare al meglio i valori che guidano ogni nostra azione.

Con febbraio 2025, l’apertura della nuova sede costruita per la Comunità Arco segna il raggiungimento di una delle sfide preposte dalla nuova direzione. Resta ora la necessità di procedere con la ristrutturazione delle aree abitative, la cui costruzione risale agli anni Settanta.

La nostra Missione

Cosa è cambiato dal 1926 a oggi

Ogni persona, indipendentemente dalla sua situazione personale, sociale ed economica, dalle sue capacità o dai limiti di cui è colpita, ha il diritto di sviluppare tutte le sue facoltà umane, morali e spirituali. Dentro questa visione si comprende la vocazione della Fondazione don Guanella e la sua missione educativa: rispondere ai bisogni specifici delle persone che incontrano difficoltà particolari durante la fase adolescenziale e la vita adulta, affinché «nessuno venga lasciato indietro sulla strada della vita».

La nostra priorità è assicurare che tutte le persone abbiano l’opportunità di raggiungere il pieno sviluppo personale e di inserirsi come membri attivi della comunità.

All’interno della Fondazione don Guanella, le strutture, i programmi, le energie umane e le risorse economiche sono messe al servizio di questa missione.

Siamo consapevoli che lo sviluppo di ogni persona dipende in larga misura dalle opportunità formative che le vengono offerte, e quindi ci impegniamo a offrire ai nostri ospiti tutte le proposte e occasioni educative necessarie, con particolare attenzione alla qualità degli interventi, per favorire la crescita nelle varie aree della personalità.

Rispetto alla specificità di ruoli e professionalità lavoriamo in sinergia verso gli obiettivi stabiliti nel progetto educativo della Fondazione e in quelli personalizzati. Quando necessario, ci avvaliamo delle competenze di specialiste e specialisti privati o dei servizi cantonali.

Il sistema educativo

La Fondazione don Guanella si distingue per un’atmosfera di cordiale familiarità, che rende l’ambiente accogliente e fa sentire le persone a proprio agio.

Nel nostro sistema educativo e di vita, ogni rapporto interpersonale, in particolare quello educativo, nasce dal cuore e si sviluppa per le vie del cuore. Come San Luigi Guanella, anche noi crediamo che l’educazione sia un’opera che nasce e si nutre di amore. Anche nelle situazioni di maggiore difficoltà, l’amore riesce a trovare la via per raggiungere il punto più profondo dell’animo di ciascuno, portando un messaggio di bene e uno stimolo di crescita.

Dall’amore scaturiscono i modi più creativi per procurare il bene a coloro che ci sono stati affidati. Circondare d’affetto è il pilastro su cui fondiamo ogni nostro intervento riabilitativo.

Direzione

Simone-Maritan
Simone Maritan
Direttore Generale
Andrea-Tettamanti
Andrea Tettamanti
Responsabile Settore Adulti e membro Gruppo SISA
Emanuele-Benzoni
Emanuele Benzoni
Responsabile Settore Minorenni e membro Gruppo SISA
ivana-gerosa
Ivana Gerosa
Responsabile Unità Esterne e membra Gruppo SISA

VEDI CURRICULUM

Flavia-Folli
Flavia Folli
Responsabile Amministrazione e Servizi, membra Gruppo SISA
Simona-Lietti
Simona Lietti
Direttrice pedagogica Arco e membra Gruppo SISA
Giada-Valsangiacomo
Giada Valsangiacomo
Direttrice pedagogica Archetto e membra Gruppo SISA
Marco-Zambotti
Marco Zambotti
Direttore Sanitario Arco e Archetto

Équipe Medico Psicologica

Dott. Marco Zambotti, Direttore Sanitario Arco e Archetto.

Ilan Gheiler, Psicoterapeuta Arco.

Giada Leidi Cattaneo, Psicoterapeuta delle famiglie Arco.

Lucia Negrini, Psicoterapeuta delle famiglie Archetto.

Silvia Chianese, Psicologa Archetto.

Maria Sole Maimone, Psicologa PH 2020.

Maurizio Puce, Psicologo Settore Minorenni.

Sonja Baruffini Marazzi, Psicologa Settore Minorenni.

Veronica Cortinovis, Psicologa Settore Adulti.

Gruppo SISA: Sicurezza e Salute

Il Gruppo di lavoro Sicurezza e Salute (SISA) è un ente interno preposto alla gestione e supervisione del sistema di sicurezza all’interno dell’azienda. Questo gruppo è composto dai seguenti membri:

  • Un rappresentante della direzione per la sicurezza
  • Un coordinatore della sicurezza
  • Altri membri del gruppo

 

Inoltre, il Gruppo si avvale della consulenza di uno specialista in sicurezza sul lavoro (MSSL), come prescritto dalla Direttiva CFSL 6508, attraverso la figura di un consulente della Emergee Sagl, con sede a Chiasso.

 

Compiti del Gruppo SISA

Il Gruppo SISA è responsabile per la gestione del sistema di sicurezza all’interno dell’azienda. In particolare, si occupa di:

  • Coordinamento e gestione del sistema di sicurezza in azienda.

Riunioni del Gruppo SISA

Il Gruppo SISA si riunisce con frequenza almeno semestrale e ogni volta che si verificano alcune delle seguenti situazioni:

  1. Variazioni legislative in materia di sicurezza.
  2. Modifiche organizzative (riguardanti strutture e processi).
  3. Modifiche delle infrastrutture aziendali.

 

Durante le riunioni, il gruppo SISA si concentra su:

  • Valutazione dei pericoli e dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro.
  • Valutazione dello stato di realizzazione delle misure di sicurezza pianificate.
  • Analisi dei risultati delle statistiche sugli infortuni aziendali.
  • Valutazione di modifiche o introduzione di nuova documentazione relativa alla sicurezza.

 

Questo approccio assicura che l’azienda rispetti tutte le normative di sicurezza, promuovendo un ambiente di lavoro sicuro e protetto per tutti i dipendenti.

Consiglio di Fondazione

Don Alessandro, presidente
Don Francesco, vicepresidente
Don Remigio, membro
Don Costantino, membro
Claudio Cereghetti, membro
Fausto Medici, membro
Roberto Sandrinelli, membro

Supporto a persone fragili e con disabilità

 Una comunicazione chiara, un linguaggio ampio e le regole della lingua facile sono un vantaggio per molte persone.

Abbiamo scelto una comunicazione accessibile per agevolare chi sta imparando l’italiano, chi ha esigenza di ingrandire i testi per un’esperienza di lettura più piacevole e per chiunque possa avere difficoltà a comprendere un messaggio complesso.

« Quando comunichiamo in modo accessibile, creiamo un mondo più comprensivo, dove tutte le persone possono capire, partecipare e contribuire »

Scegliere l’accessibilità significa scegliere l’apertura, la chiarezza e il rispetto per le diverse esigenze di ognuno. Perché una comunicazione che raggiunge tutte e tutti… ci permette di essere visti e valorizzati!

Per questa ragione, utilizziamo:

  • le regole della lingua facile, che aiutano a semplificare il messaggio con frasi brevi, elenchi e parole semplici.
  • un font grande e leggibile (utilizzando colori ad alto contrasto)
  • aggiungiamo icone e fotografie per rendere tutto più comprensibile e interessante.
  • linguaggio ampio: non utilizziamo il maschile sovraesteso, ma preferiamo una soluzione creativa che – secondo le direttive federali – crei una diversità nel testo tra i generi grammaticali che la lingua italiana ci offre.

Crediamo che essere visibili sia fondamentale per sentirsi parte di una comunità. Desideriamo che tutte e tutti possano riflettersi nelle parole che usiamo.